Euro 2012, girone C: Spagna-Irlanda 4-0

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A Euro 2012 è arrivato finalmente il giorno della Spagna, la grande favorita. Dopo la prestazione con l’Italia che aveva lasciato qualche perplessità le furie rosse travolgono Trapattoni e la sua Irlanda, prima squadra eliminata della manifestazione. Una gara senza storia, mai in discussione per via dell’enorme differenza qualitativa a centrocampo tra le due compagini. Per noi italiani non rimane che sperare in un bis di Iniesta e compagni nel prossimo match contro la Croazia, anche se è forte il timore di un nuovo biscotto che possa estrometterci come nel 2004.

FORMAZIONI Richiesto a furor di popolo Del Bosque decide di lanciare Torres titolare, unica punta vera al centro del suo tridente d’attacco. E’ l’unica novità nel suo undici di partenza rispetto alla partita di domenica scorsa. Piccola rivoluzione anche in casa Irlanda. Doyle viene definitivamente bocciato e Trap scioglie il dubbio in attacco affiancando Cox al veterano Keane. Una scelta coraggiosa che lo porta a confermare il 4-4-2, rispetto al centrocampo a cinque ipotizzato alla vigilia. Confermati dal primo minuto McGeady e Duff, anch’essi messi in discussione dopo la gara d’esordio.

DOMINIO IBERICO Si comincia subito con l’Irlanda grintosa e Cox dalla distanza che impegna Casillas. Non si tratta però dell’attesa risposta richiesta dal Trapattoni, ma di una mera illusione. Il resto del match è di altro avviso con un lungo monologo spagnolo iniziato al 3′: Dunne interviene in maniera decisa sull’inserimento centrale di Silva, ma rovina tutto addormentandosi e permettendo a Torres di rubargli palla e battere Given da una posizione leggermente defilata. In campo è un dominio iberico con gli uomini di Del Bosque che sono totali padroni del centrocampo al punto da lasciare i soli Pique e Sergio Ramos dietro la linea di mediana. Xavi è il fulcro del centrocampo; fa quello che vuole in piena libertà e fungendo da punto di raccordo per i propri compagni in un gioco composto di lunghe manovre offensive, e di una fitta serie di rapidi scambi. I pericoli arrivano ovunque per la timida difesa irlandese dove la paura ne condiziona la prestazione. McGeady al 24′ si fa anticipare a limite dell’area, innescando Jordi Alba che dalla sinistra suggerisce per la testa di Silva, ma è solo angolo. La reazione irlandese è nulla; i grenn sonovolenterosi ma disordinati in attacco e l’ex interista Keane diventa un semplice spettatore non pagante.

DILAGA LA SPAGNA NELLA RIPRESA Trapattoni torna dall’intervallo lasciando in panchina Cox e giocando la carta Walters. Un solo gol di vantaggio è un risultato stretto per la Spagna vista l’enorme mole di gioco creata nella prima frazione di gioco. A rimettere le cose in chiaro provvede Silva. Il calciatore dei Citizens raccoglie una respinta corta, finta il tiro e poi con una magia calcistica riesce a far passare il pallone tra tre giocatori avversari, superando Given. Il portiere irlandese raccoglie un po’ di gloria, negando il gol a Xavi con una prodigiosa parata a una mano sulla linea di porta. Nulla può invece al 69′ sul contropiede di Torres, lanciato in profondità da Silva. Keane cerca il gol della bandiera senza fortuna, chiamando per la prima volta in causa Casillas. All’82 il festival del gol spagnolo si chiude con l’ultima rete di potenza di Fabregas, imprendibile per Given.

TOP SPAGNA Silva

TOP IRLANDA Duff FLOP Cox

SPAGNA-IRLANDA 4-0 (1-0)

Spagna (4-3-3): Casillas, Arbeloa, Ramos, Piquè, J.Alba; Busquets, Xavi, Xabi Alonso (64′ Javi Martinez); Silva, Torres (72′ Fabregas), Iniesta (79’Cazorla). All: Del Bosque.

Irlanda (4-5-1): Given, O’Shea, Dunne, St Ledger, Ward; Duff (75′ McClean) , Andrews, Whelan (79′ Green), McGeady; Keane, Cox (46′ Walters). All: Trapattoni

Arbitro: Pedro Proença (Portogallo)

Marcatori: 3′, 69′ Torres (S), 48′ Silva (S), 82′ Fabregas (S)

Note: Ammoniti X.Alonso, Javi Martinez (S), Keane, St Ledger (I)

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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