Verso Euro 2012, Thiago Motta: “La mentalità sarà decisiva”

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A pochi giorni dall’esordio contro la Spagna, dove in carriera ha anche giocato, l’oriundo Thiago Motta torna a parlare da “italiano” dopo i sei mesi passati in Francia con la maglia del Paris Saint Germain.

Una stagione positiva per l’ex Inter che, come riporta la Gazzetta dello Sport, crede in questa Nazioanale, crede nel progetto e crede nella forza di volontà di questa Italia nonostante il brutto passo falso della scorsa settimana contro la Russia.

Prima gara dell’Europeo, dunque, la Spagna: “Non credo sia meno forte del passato, anche senza Puyol e Villa, infortunati. Comunque dobbiamo pensare a noi stessi – afferma il centrocampista del Psg – Non so se toccherà a me partire dall’inizio. Il c.t. ha provato varie soluzioni. Ma più che gli uomini conterà l’atteggiamento di squadra. La difesa a 3 o a 4? Contano mentalità e voglia di vincere. Cambiare adesso tattica, sì o no? Conta il gruppo, abbiamo giocatori di qualità, che possono giocare in qualunque squadra al mondo. Se riusciamo a fare gruppo, a giocare insieme, siamo lì. Possiamo lottare con chiunque“.

Sui suoi compagni di squadra, Pirlo e Balotelli, Thiago Motta ha dichiarato: “Andrea lo conosciamo: dà i tempi di gioco, lì davanti alla difesa. Dobbiamo essere bravi ad aiutarlo, a fare movimento quando è in possesso palla, dobbiamo sempre dargli una-due opzioni di giocata – prosegue – Mario mi fa arrabbiare anche adesso con i suoi scherzi, come in passato all’Inter: ma fuori dal campo è un ragazzo perbene. Abbiamo bisogno di lui, comunque, che lavori per la squadra, dimostri responsabilità. Così può fare la differenza, e sono convinto che lo farà. Deve aiutarci soprattutto dentro il campo, poi fuori può restare lo stesso di sempre“.

Detto dell’atteggiamento della squadra, per il regista ex Barcellona, l’Italia dovrà giocare “all’antica”: “L’Italia del catenaccio, quella antica, ha vinto. In campo cercheremo di fare del nostro meglio, offensivamente e difensivamente. Il gioco bello? Speriamo di giocare bene, vogliamo farlo, l’allenatore lo chiede sempre. Ma quello che conta è vincere. Prima si pensava sempre ad avere due giocatori che giocavano bene, con gli altri che recuperavano palla. Ora conta che i giocatori con i piedi buoni rincorrano la palla. Noi abbiamo tanti giocatori di qualità, se recuperano anche palla si corre tutti molto meno. Questo è il calcio moderno“.

Una gran voglia di giocare per il Thiago nazionale: “Disputare un Europeo è una cosa bellissima. Un privilegio. Ho entusiasmo, grande voglia di fare bene – conclude – Essere preoccupati è normale, dopo 3 k.o. consecutivi. La mentalità sarà decisiva, dovremo aiutarci, ed essere generosi“.

Fonte: Gazzetta.it

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

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Sfrontato, vincente, preparato, antipatico, fascinoso, linguacciuto... Su di lui sono stati spesi fiumi di inchiostro perchè non è un allenatore come gli altri. Forse...
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