AUDIO – Gli inni di Euro2012: Amhrán na bhFiann

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Cantati, fischiati, ascoltati con una mano sul cuore, bistrattati, vissuti in un lungo abbraccio, sconosciuti. Sono loro, gli inni nazionali, per alcuni testi sacri, per altri semplice litania, per altri ancora motivo di disappunto. Parole e musica che spesso, però, accomunano un intero popolo e danno la carica per lottare uniti per i colori che si indossano, anche se si tratta di una semplice partita di calcio. A pochi giorni da Euro2012, conosciamo meglio la storia e ascoltiamo gli inni che a breve diventeranno il pane quotidiano di milioni di tifosi sparsi per l’Europa.

Quello irlandese è uno dei pochi inni nazionali bilingue: accanto all’inglese, infatti, c’è la versione gaelica della canzone, come testimonia, appunto, il titolo “Amhrán na bhFiann” (A soldier’s song in inglese). Patrick Heeney e Peadar Kearney hanno composto l’inno, divenuta canzone nazionale nel 1926, a 5 anni dalla proclamazione dello Stato libero d’Irlanda, liberatosi dal dominio del Regno Unito protestante. Anche per questo motivo, negli anni precedenti, il “Canto del soldato” era spesso un canto clandestino, nato ed utilizzato come motivo d’indipendenza

“Amhrán na bhFiann”

Ecco il testo e la traduzione in italiano dell’inno nazionale irlandese (prime strofe, in gaelico)

Seo dhibh a cháirde duan Óglaigh,
Cathréimeach bríomhar ceolmhar,
Ár dtinte cnámh go buacach táid,
‘S an spéir go mín réaltógach
Is fonnmhar faobhrach sinn chun gleo
‘S go tiúnmhar glé roimh thíocht do’n ló
Fé chiúnas chaomh na hoiche ar seol:
‘Seo libh canaídh Amhrán na bhFiann

Sinne Fianna Fáil
Atá faoi gheall ag Éireann,
buion dár slua
Thar toinn do ráinig chugainn,
Fé mhóid bheith saor.
Sean tír ár sinsear feasta
Ní fhágfar fén tíorán ná fén tráill
Anocht a théam sa bhearna bhaoil,
Le gean ar Ghaeil chun báis nó saoil
Le gunna screach fé lámhach na bpiléar
Seo libh canaídh Amhrán na bhFiann.
Cois bánta réidhe, ar árdaibh sléibhe,
Ba bhuachach ár sinsir romhainn,
Ag lámhach go tréan fé’n sár-bhrat séin
Tá thuas sa ghaoith go seolta
Ba dhúchas riamh d’ár gcine cháidh
Gan iompáil siar ó imirt áir,
‘S ag siúl mar iad i gcoinne námhad
Seo libh, canaídh Amhrán na bhFiann

Canteremo una canzone, una da soldato,
Con un coro concitato d’ovazione,
Ci raduniamo attorno ai nostri fuochi splendenti,
I paradisi stellati sopra di noi;
Impazienti per l’imminente scontro,
E come aspettiamo la luce del mattino,
Qui nel silenzio della notte,
Noi canteremo una canzone da soldato.

Soldati siamo noi
le cui vite sono al servizio dell’Irlanda;
Alcuni sono venuti
da una terra al di là del mare.
giurando di essere liberi,
Non più la nostra antica madre terra[sire=antenato maschio]
Dovrà sopportare il peso della schiavitù.
Questa notte sfidiamo il pericolo
In nome di Erin, sia dolore o piaga
In mezzo al rombo dei cannoni e al fragore dei fucili,
Canteremo una canzone da soldato
Nella verde vallata, sulla torre della rupe,
I nostri padri combatterono prima di noi,
E lottarono sotto la stessa vecchia bandiera
Che fiera sventola sopra di noi
Siamo figli di una razza combattente,
Che mai finora ha incontrato disonore,
E mentre marciamo, a fronteggiare il nemico,
Canteremo una canzone da soldato

Michele Pannozzo
Michele Pannozzo
Nato a Fondi (LT) il 18 gennaio 1984, è laureato in Teoria della Comunicazione. Scozzese di adozione, vive a Edimburgo, dalla quale non smette di coltivare le sue sue maggiori passioni: il calcio e la scrittura.

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