Sculli ricattava Toni: ecco come funzionava

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Dalle intercettazioni in possesso dalla Procura di Modena, spunta la collaborazione tra il calciatore del Genoa, Giuseppe Sculli, e Safet Altic, il bosniaco al centro dello scandalo calcioscommesse.

I due avevano un metodo collaudato per convincere Luca Toni, ex compagno proprio di Sculli al Genoa, a collaborare al loro tentativo di truccare le partite: lo ricattavano.

Era il 3 maggio 2011 quando l’attaccante del Genoa e Altic, hanno iniziato a parlare di affari facendo riferimento a Luca “Peperone” Toni. L’attaccante calabrese afferma di “essere in possesso di foto compromettenti del collega che lo ritraggono in atteggiamenti intimi con ragazze, utilizzabili per forzare la volontà del giocatore nel caso non si fosse dimostrato accondiscendente in alcune richieste“. Sculli e Antic citano, successivamente, la possibilità di inviare le foto, come ricatto, a Marta Cecchetto, la compagna di Toni.

Il pregiudicato bosniaco aveva contatti quotidiani con l’attaccante del Grifone e con altri calciatori, in particolare Omar Milanetto, Domenico Criscito e Kakha Kaladze. In altre intercettazioni che emergono dalla Procura, il bosniaco, la mente di tutta questa operazione, ha organizzato anche la consegna di 1.500 euro ritirati da Sculli al casello autostradale di Serravalle Scrivia (Al) il 23 aprile 2011.

Fonte: Gazzetta.it

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

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