Lo sfogo di capitan Buffon

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Uno sfogo vero e proprio per Gianluigi Buffon che nella bufera totale del calcioscommesse, ci mette la faccia direttamente dal ritiro della Nazionale a Coverciano. Parole al veleno per il capitano dell’Italia, dalle sue recenti dichiarazioni, alle perquisizioni fino alla fuga di notizie riguardanti sia giocatori che allenatori.

Non posso più dire quello che il mio cuore e la mia mente pensano, perché ho avuto l’ennesima conferma, in questi giorni, che è così. Le persone perbene, con la coscienza a posto e senza scheletri nell’armadio, non possono dire quello che pensano. Il mondo sta andando come sta andando, e penso abbastanza male. Ma andrebbe preservata la libertà di pensiero, degli altri. Però nella vita bisogna anche prendersi delle responsabilità, e me le sono sempre prese – tuona Buffon ritornando sulle sue ultime affermazioni (“meglio due feriti di un morto” aveva detto riferendosi a pareggi che possono far comodo per una sorta di semplice convenienza di risultati) – Frequentate il calcio da millenni, ma poi avete la forza di fare certe paternali… Io non devo dire quello che volete voi giornalisti. Quando tocchi certi argomenti per voi non è mai il momento giusto. Ma invece credevo che andasse fatto un distinguo tra comportamenti anche discutibili, ma non certo paragonabili a organizzazioni truffaldine, criminali. Come possono essere paragonati episodi tanto diversi? Ma quello che interessa è mettere qualcuno alla gogna…“.

Sfuriata vera e propria, come si legge su Gazzetta.it, per Gigi Buffon che poi tocca diversi scottanti argomenti riguardanti anche il passato: “Se è vero che gli inquirenti vogliono parlarmi dovete dirmelo voi. Tanto lo sapete prima voi. Ditemelo voi, che sapete tutto sempre prima degli interessati. Ho piena fiducia che un pm possa fare realmente giustizia. Non c’è niente di peggio che speculare sulla vita delle persone. Se una persona è talmente tarata, come è successo, che possa pensare, per dire, che l’errore che ho fatto con il Lecce in campionato sia perché avevo scommesso sulla partita, non c’è più niente da dire. Sono accuse che ti disarmano – prosegue il portiere degli Azzurri che poi tira in ballo il famoso “biscotto” tra Svezia e Danimarca – All’epoca non mi sono arrabbiato, ero solo stupito. Le partite si giocano. Ma per dire Real Madrid e Bayern in Champions i supplementari non li hanno giocati. Sono voluti andare ai rigori. Vogliamo chiamare la magistratura per questo? Ci sono partite a fine stagione in cui a entrambe le squadre va bene un pari per ottenere la salvezza, ma cosa si pretende? Chi glielo spiega poi ai tifosi se poi retrocedi? Poi io ho avuto il privilegio di giocare sempre in grandi squadre“.

Questo il resto dello sfogo di Buffon rilasciato alla Gazzetta dello Sport.

POLIZIA A COVERCIANO – “Stavo dormendo, non ce ne siamo neanche accorti. Ma per Mimmo non è certo stata una bella sveglia. Non l’auguro a nessuno. E anche lì alle 6 del mattino c’erano le telecamere davanti a Coverciano. Tanto per non spettacolarizzare l’evento. In Italia si sa tutto subito, si sa cosa è stato detto in un eventuale interrogatorio dopo pochi minuti. E certe notizie vi arrivano mesi prima: è una vergogna. Se credo che la Figc potesse sapere qualcosa del blitz della polizia? Non lo credo, no“.

CAMPIONATO VIRTUALE — “Dopo 6 anni vinco lo scudetto e diventa un campionato virtuale? Ma se gli episodi sono riferiti al passato mi sembra un campionato senza ombre, no? Anche qui però ci possono essere colpe molto gravi o molto relative. E’ giusto, di nuovo, fare un distinguo“.

SU MONTI — “E’ una persona capace e di buon senso. Ma la risposta migliore credo sia stata quella del nostro presidente federale Abete. (che ha criticato le parole del Presidente del Consiglio). Poi il problema principale sembra sia il calcio, in Italia. I giocatori che guadagnano tanto sono quelli delle squadre top, non gli altri. E poi tanti giocatori, la maggioranza, dovranno andare a lavorare, a fine carriera. Reinventarsi. Ma la questione è avere dentro di sé dei valori importanti, oppure no. Io credo che non avrei mai fatto certe cose anche se avessi giocato in una piccola squadra, perché la mia famiglia mi ha dato certi valori. Certo, il punto in cui è adesso il calcio mi ha sorpreso. Mai avrei pensato ci si potesse spingere a tanto. Se si fermasse il calcio, l’80, 85% dei calciatori onesti sarebbe penalizzato“.

LA DIFFERENZA TRA CRISCITO E BONUCCI — “Ad uno è arrivato l’avviso i garanzia, all’altro no. Eppure mi sembra che la pagina del giornale sia stata la stessa per entrambi. Con Criscito hanno parlato Prandelli e Albertini. Mimmo rischiava di diventare l’attrazione dell’Europeo. Criscito poteva chiarire tramite i suoi legali e poi partire? E’ una cosa logica, ma la logica non va di moda adesso in Italia“.

RAPPORTI DEI GIOCATORI CON I TIFOSI — “Finché sono semplici rapporti, qual è il problema? Il problema nasce solo se c’è qualcosa dietro“.

LE PAROLE DI DE ROSSI — “De Rossi ha detto ‘Adesso è peggio del 2006’. Se sono d’accordo? Sì, questo coinvolge tutto il sistema calcistico, quello principalmente una società (la Juventus ndr)”.

CONTE — “Non temo di perderlo, alla Juve. Non ho preso neanche in considerazione l’ipotesi. Le accuse che gli sono state rivolte non mi sembrano così forti“.

L’EUROPEO — “Il clima è comunque molto buono. Con Cassano su di giri, Balotelli che sta bene. Vogliamo vincere, o in ogni caso ritagliarci un ruolo da protagonisti. Ma non diciamo per favore, nel caso di risultati positivi, che le polemiche fanno bene. E’ solo stucchevole…”. 

Fonte: Gazzetta.it

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

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