ESCLUSIVA MP – Atzori: “Genova non mi ha accettato. E su Montella…”

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Gianluca Atzori ci ha spiegato i motivi del suo fallimento sulla panchina sampdoriana: il tecnico di Colleferro ha ormai digerito l’amaro boccone ma ci tiene a precisare come sono andate le cose, in una piazza che non lo ha mai accettato fino in fondo e con un nucleo di calciatori poco motivati per la causa. La chiacchierata tocca anche altri temi, dal futuro di Montella a quello dell’Italia di Cesare Prandelli. Non poteva poi mancare un accenno alla sua ex Reggina e alle voci di mercato: per Atzori si parla di Cesena, lui al momento smentisce.

Buongiorno mister, è pronto per il Cesena?

Al momento sono solo chiacchiere. Ho letto anche io di questo presunto interessamento, posso però confermarvi che nessuno mi ha mai contattato. Inoltre ho ancora un contratto di un anno con la Sampdoria…

Potesse scegliere, quale sarebbe la destinazione ideale?

Se potessi scegliere, mi piacerebbe far parte di un bel progetto. Vincere subito è bello, anche io lo vorrei, ma non sempre è possibile; al contrario, attraverso la programmazione, credo che in due – tre anni sia più facile raggiungere certi obiettivi. 

C’è ancora rammarico per l’avventura sulla panchina della Samp?

Non c’è nessun rammarico, ho la piena consapevolezza di ciò che ho fatto. Genova è una piazza calda, i tifosi non volevano un allenatore giovane e si sono dimostrati ostili nei mie confronti sin dal primo giorno. Oltre ai mille problemi interni, abbiamo dovuto convivere con un clima sfavorevole: tutto ciò non ci ha aiutato.

E’ stato questo il principale problema?

Non solo, perché anche io mi prendo delle responsabilità. In estate ho sbagliato delle valutazioni su alcuni calciatori, c’erano un paio di situazioni che potevo certamente gestire meglio. Inoltre ho capito una cosa: non allenerò mai più una squadra retrocessa, lo farei solo se il gruppo venisse smantellato. Nella Samp di inizio stagione c’erano una quindicina di uomini che ancora pensavano al fallimento dell’anno prima e portavano questo peso nello spogliatoio. Logico che ne risentisse l’intera truppa.

Infatti, attraverso la ristrutturazione di gennaio, la Sampdoria ha poi spiccato il volo…

Ecco, appunto…

Dalla sua Reggina si aspettava un campionato migliore?

Sì, sono leggermente deluso dall’annata della mia ex squadra. Nella scorsa stagione avevamo creato delle basi solide, con un gruppo di giovani potevamo addirittura vincere il campionato. Mi aspettavo un salto di qualità, invece ciò non è accaduto ed ho una spiegazione: ho sentito molti dei miei ex calciatori, ho compreso che alcuni si sono montati un po’ la testa e i risultati li hanno penalizzati. Quando sei giovane devi tenere sempre alta la concentrazione.

Nicholas Viola è pronto per il Palermo?

Nicholas ha tutto per fare bene nella massima serie. Non sarà semplice, perché dovrà abituarsi ad un campionato molto più qualitativo, però dipende tutto da lui ed io ci credo tanto nelle sue capacità.

Lei conosce molto bene il presidente Pulvirenti: libererà alla fine Montella?

Lo libererà, senza dubbio. Tenere un allenatore poco motivato nuocerebbe sia al Catania che al tecnico stesso. Le dinamiche sono sempre uguali: quando uno di noi vuole andare via, bisogna solo accettare la decisione. Adesso Pulvirenti sta tirando la corda perché, giustamente, è forte di un contratto e non intende uscire a mani vuote dalla trattativa. Vedrete che alla fine ognuno prenderà la sua strada.

Come la vede l’Italia di Prandelli agli Europei?

Sono molto curioso, ho voglia di scoprire il potenziale del gruppo allestito da Prandelli. Stimo tanto il ct, perciò oltre che curioso sono anche abbastanza positivo nei confronti dell’Italia.

Tanti giovani alla ribalta: chi è il migliore?

Si parla spesso di Verratti, un ragazzo che interessa alla Juventus e quindi merita la massima attenzione. Lui è forte, così come i vari Destro e Insigne, però vorrei fare un nomo poco considerato a mio avviso: Obiang della Sampdoria, un 92 che ha tutto per sfondare. Sta giocando da titolare in un’annata difficile per i blucerchiati, seguitelo e non ve ne pentirete.  

Francesco Loiacono
Francesco Loiacono
Scrive per "Il Quotidiano della Calabria" e "Il Crotonese". Classe '92 ma già con una discreta esperienza alle spalle: ha collaborato con diversi siti internet e anche con la romana Radio Ies. Tra i superstiti del primo MP.

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