Verso Euro 2012: l’Italia

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Continua il nostro percorso verso gli Europei del 2012. Lunedì, mercoledì e venerdì, Mondopallone.it vi offre la possibilità di conoscere a fondo le nazionali che parteciperanno alla rassegna continentale in Polonia e Ucraina. Analisi approfondita, pregi e difetti tecnici e tattici insomma, tutto ciò che c’è da sapere sulle 16 squadre qualificate alla fase finale. Quattro gironi, con la presentazione dell’Italia oggi proseguiamo con il gruppo C. Ultimo appuntamento il 28 maggio con la Francia. Buon viaggio e buon divertimento…

ITALIA

La rappresentativa italiana è storicamente una delle più forti squadre partecipanti alla competizione continentale, nonostante sia riuscita ad aggiudicarsi il titolo soltanto una volta nel 1968. In questa edizione però, complice soprattutto il declino del calcio italiano negli ultimi anni, non sarà così: Germania, Olanda e Spagna (nello stesso girone degli azzurri) sono alcune tra le nazionali che partono sicuramente avanti rispetto alla squadra di Prandelli, che potrà sicuramente contare su un’identità di gioco ben definita, ma con un gap di talento molto ampio rispetto alle maggiori potenze europee. A rendere ancora più difficile questa campagna nell’est europeo è stato il secondo infortunio grave di Giuseppe Rossi, l’attaccante attorno al quale il CT Prandelli aveva deciso di far ruotare tutto il proprio sistema offensivo.

Dopo la vittoria del mondiale nell’ormai lontano 2006, l’Italia ha cominciato una profonda rifondazione, che coincide anche con l’inizio di un nuovo progetto nel segno di giocatori giovani e soprattutto mobili, anche pagando qualcosa in termini di fisicità. Prandelli ha sempre puntato su attaccanti che possano svariare lungo tutto il fronte offensivo, senza giocatori statici e fermi in una porzione di campo.

LA DIFESA (voto: 8)

E’ sicuramente il punto di forza degli azzurri, 2 soli gol subiti nel girone di qualificazione a questi europei è il riflesso di quanto questa squadra pensi più a non prendere gol che a segnarne. La stampa critica ci ha sempre definito catenacciari, a noi piace più il termine “organizzati“, puntando alle ripartenze in contropiede e alla qualità delle nostre punte. Barzagli e Chiellini saranno i giocatori di maggior esperienza nel gruppo, avranno il compito di difendere la porta di un certo Gianluigi Buffon, la vera stella di questa squadra. Il giocatore che per forza di cose dovrà confermarsi ancora una volta tra i migliori del mondo, se non il migliore, se l’Italia vuole avere qualche reale speranza di arrivare in fondo in questa competizione.

Abate e Maggio da una parte, Criscito e Balzaretti dall’altra: saranno loro in linea di massima coloro che dovranno conquistarsi il posto da titolare sulle due corsie laterali. Grande incognita soprattutto a destra, con il milanista che ha dimostrato di non avere la continuità necessaria per emergere tra i grandissimi, mentre il napoletano è abituato a giocare leggermente più avanti nel modulo di Mazzarri. In quest’ultimo caso, sarà compito di Prandelli costruire un centrocampo in grado di coprire le sgroppate del numero 11 partenopeo.

A completare il reparto vi saranno probabilmente Bonucci, fresco anche lui di tricolore con la Juventus, ed uno tra Astori, Ogbonna e Ranocchia, con il cagliaritano favorito sugli altri due.

IL CENTROCAMPO (voto: 7)

Dopo una stagione formidabile con la Juventus culminata con la vittoria dello scudetto, Andrea Pirlo è chiamato a dirigere il reparto centrale di questa Italia. Prove di maturità per Marchisio e De Rossi, probabili suoi scudieri nell’undici di Prandelli, con Thiago Motta e Nocerino come prime alternative. Pirlo sembra quindi imprescindibile, con giocatori fisici pronti a raddoppiare sugli avversari più pericolosi e a rispondere presente in attacco grazie a qualche inserimento o conclusione dalla distanza. Dietro le punte potrebbe trovare spazio Montolivo, anche se quello non sarebbe propriamente il suo ruolo preferito, ma non vi sono tante alternative se non il solo Diamanti (se venisse convocato nei 23) oppure uno tra Marchisio e Giovinco, ma Prandelli vede quest’ultimo più come un attaccante. Difficile la convocazione effettiva di Verratti, non abituato a certi livelli, nonostante abbia un talento indiscutibile.

A centrocampo quindi il dictat è uno solo: fisicità, con il solo Pirlo ad impostare l’azione quando si riparte da dietro, e tanti giocatori pronti ad inserirsi ed a sfruttare qualche mismatch favorevole.

L’ATTACCO (voto: 7)

Se non fosse per i suoi colpi di testa (e non ci riferiamo a quelli nel rettangolo di gioco), la stella sarebbe sicuramente Mario Balotelli, fresco vincitore della Premier League con il suo Manchester City. Giocatore fisico ma con buona velocità, piedi notevoli e talento smisurato, il perfetto partner d’attacco di Antonio Cassano, l’uomo assist che può illuminare con le sue giocate qualsiasi pallone toccato. Ma quale versione di Balotelli vedremo a questi europei? Quello capace di decidere le partite o “Mad Mario”? Le alternative non mancherebbero, nonostante l’infortunio di Giuseppe Rossi abbia palesemente indebolito il reparto: Di Natale non è certo l’ultimo arrivato, ma le sue prestazioni in azzurro non sono mai state neanche lontanamente comparabili con quelle di Udine, dove la squadra gioca completamente al suo servizio.

Giovinco poi ha appena terminato la sua prima vera stagione da protagonista a Parma e potrebbe trovare spazio sia come attaccante che dietro ai due rifinitori, soprattutto a partita in corso quando le idee potrebbero venire a mancare. Molti dubbi sulla sua tenuta fisica però, tutta da testare in campo europeo: soffrirà o, al contrario, riuscirà a sfruttare la sua agilità come arma in più? A completare il reparto infine dovrebbe essere Mattia Destro, classe 1991 e scuola Inter, che a Siena ha fatto molto bene quest’anno. Ma ha pur sempre zero esperienza internazionale: il futuro è dalla sua, ma per il presente meglio affidarsi alla vecchia guardia. Non convocato Giampaolo Pazzini: non che questa sia una vera sorpresa, però sino a poco tempo fa era considerato uno dei pilastri di questa nazionale, mentre adesso (complice soprattutto lo scarso utilizzo nell’Inter) dovrà guardare gli azzurri in TV.

LA STELLA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gianluigi Buffon

E’ il capitano della nazionale nonchè unica certezza tra i pali italiani da parecchi anni a questa parte. Giocatore in grado di cambiare l’esito di un match con le sue parate, ed al mondiale tedesco lo abbiamo visto tutti quanti: le parate su Podolski e Zidane probabilmente hanno avuto lo stesso peso dei gol di Grosso. In un’Italia piena di incertezze ed elementi fortemente interscambiabili tra loro, Gigi sembra veramente una delle poche certezza, uno di quelli che sai che non fallirà l’appuntamento continentale. Errare è umano, ma in questi anni a parte poche eccezioni, Buffon ha dimostrato che di umano lui ha veramente poco.

IL COMMISSARIO TECNICO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cesare Prandelli

Una persone mite e pacata che da sempre trasmette questi sentimenti alle proprie squadre. 5 anni a Firenze devono averlo plasmato, dal 2010 è alla guida della rappresentativa italiana e da quel momento quasi solo vittorie. Non che le difficoltà fossero insormontabili, però 20 gol segnati e soltanto 2 subiti in 10 partite di qualificazione sono un segnale incoraggiante, anche considerata la mole di giovani che ha lanciato per la prima volta in nazionale maggiore. La strada intrapresa è quella giusta, ed indipendentemente dal risultato sarebbe giusto confermarlo sino al mondiale brasiliano. Ha iniziato un progetto a lungo termine e sarebbe ottimo che fosse lui a concluderlo, cercando di svecchiare la rosa e facendo accumulare esperienza a calciatori che, sino a quel momento, nemmeno lontanamente pensavano di poter calcare dal vivo certi palcoscenici.

FORMAZIONE TIPO (4-3-1-2)

Buffon; Abate, Barzagli, Chiellini, Criscito; Pirlo, Marchisio, De Rossi; Montolivo; Balotelli, Cassano.

VOTO GLOBALE DELLA SQUADRA: 7,5

Non verrà sicuramente ricordata come la nazionale più forte di tutti i tempi
; non parte nemmeno da favorita in questo europeo, ma non è detto che questo possa essere soltanto un fattore negativo. Le pressioni in Italia sono già tante, i favori del pronostico probabilmente avrebbero schiacciato una squadra giovane e che ha bisogno di maturare. Il sorteggio poi non è stato dei più favorevoli, soprattutto per la presenza della Spagna campione in carica nel girone. Si vedrà subito di che pasta è fatta questa Italia. Anche perchè chi avrebbe scommesso anche solo un euro sulla vittoria del mondiale tedesco nel 2006?

Alessandro Lelli
Alessandro Lelli
Nato a Genova nel maggio 1992; è un appassionato di calcio, basket NBA e pallavolo (sport che ha praticato per molti anni). Frequenta la facoltà di Scienze Politiche, indirizzo amministrativo e gestionale.

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