Messi & Cr7? Farebbero gol ovunque!

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A 25 anni ne ho viste tante. Certo, direte voi, non ho visto Maradona negli anni migliori della sua carriera, non ho visto tante belle immagini della storia del calcio, ma di una cosa sono certo, vivo nell’era di Leo Messi e Cristiano Ronaldo. Potrò dire un giorno di aver visto segnare “a palate”, come si dice dalle mie parti, il Re blaugrana e e il suo antagonista “blancos”. Barça-Real in fondo è la sfida del millennio, è la partita delle partite e anche per i prossimi anni, rimanete comodi sul divano, ne vedremo delle belle.

Ma se questa sfida è davvero così sentita dai tifosi e dagli appassionati di calcio di tutto il mondo, dall’Italia alla Cina, dall’Arabia Saudita all’Alaska, è tutto merito di quei due calciatori, fenomeni o fuoriclasse come meglio preferite. Uno argentino, 180 gol con la maglia dei catalani, 263 centri in totale, l’altro portoghese, 111 reti con il Real, 268 “in all”. Oh ragazzi, avete letto bene, 531 gol in due in 823 presenze totali. Media gol di Messi: 1,35. Media gol di Cr7: 1,74.

Nella penultima giornata della Liga, contro l’Espanyol, Messi ha calato il poker per salutare degnamente Pep Guardiola mentre Cr7, a Granada, è andato in gol su calcio di rigore. 50 per la pulce, al secolo Leo Messi, e 46 per Cristiano. 50? 46? Ma come cinquanta e quarantasei, forse ci deve essere un errore… No ragazzi, rivedendo le statistiche su wikipedia è proprio così. Ma quanto segnano? E pensare che in Italia il record appartiene ad Antonio Angellillo, 33 centri in 33 partite, per quanto riguarda i tornei a 18 squadre, e questi due, ad un turno dalla fine della stagione, sono a 96?

17 gol di differenza rispetto al passato (in Italia), addirittura 24 più dell’attuale capocannoniere in Serie A, Ibrahimovic con 26 gol, 27 più di Cavani. Insomma, tutte queste cifre per celebrare due autentici fenomeni che la Spagna si gode dal vivo e il resto del mondo in tv. Poi ci sono sempre i soliti discorsi, nella Liga le difese sono più “scarse”, tatticamente tendono a non difendere oppure “da noi non segnerebbero così!”. Ok, ci può stare, ma siete proprio così sicuri? Io non lo sarei, anche perché tra Champions e competizioni europee la differenza c’è, è abissale tra i due marziani e il resto dei comuni mortali.

Siamo di fronte a due uomini che spostano gli equilibri, tecnicamente e umanamente. Due calciatori che verranno ricordati come i vari Maradona, Ronaldo, Crujiff, Platini, Van Basten e tanti altri. Forse, per ingaggio sicuramente, non li vedremo mai in Italia ma fidatevi, meglio così. Immaginate per un attimo Messi che non segna in Italia per 3 partite di fila cosa succederebbe; la pressione totale sul calciatore e di riflesso sulla squadra, critiche, fischi e quant’altro. La verità è che noi non siamo pronti per tornare ad avere questo tipo di calciatori con tutte le conseguenze del caso. Come una volta, quando la Serie A era il più bel campionato del mondo. Non possiamo permettercelo, non siamo più pronti e quindi è giusto continuare a vedere Messi e Cr7 in tv, 50 gol in campionato, 70 in stagione, numeri da capogiro sempre col solito dubbio: ma in Italia cosa farebbero?

La mia risposta, in ogni caso, è: “Gol! Sempre e comunque”.

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

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