Milan – Atalanta 2-0: la Juventus è ora a -1

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Ancora un turno infrasettimanale in Serie A: Milan e Atalanta scendevano in campo al “Meazza”  per la 36ª giornata di campionato. Diverse le ambizioni, diverse le motivazioni, identica la fatica nelle gambe: per entrambe è stata la quarta gara in 12 giorni. Muntari e Robinho rilanciano le speranze dei rossoneri: la Juventus, ora, è distante un solo punto.

LE FORMAZIONI – Allegri sceglie il classico 4-4-2 e il solito rombo a centrocampo, con Ambrosini e Boateng a fungere da vertici, Muntari e Nocerino da esterni. Nesta e Mexes davanti ad Abbiati con De Sciglio e Antonini sulle fasce. Cassano vince il ballottaggio con El Shaarawy e viene scelto per far coppia con Ibrahimovic. Addirittura in tribuna il ‘Faraone’, panchina per Robinho.

Consueto 4-4-1-1 per Colantuono. Stendardo e Lucchini compongono la coppia centrale in difesa di Consigli, Peluso e Ferri sulle corsie esterne. A Raimondi, Cigarini, Cazzola e Bonaventura il compito di aiutare il reparto arretrato e rilanciare i contropiedi, a Tiribocchi e Denis quello di finalizzarli. Maxi Moralez e Schelotto fuori dall’11 iniziale.

PRIMO TEMPO – Si comincia con qualche minuto di ritardo, ma l’attesa vale il suo prezzo. Il Milan parte a razzo, la concentrazione è massima, la voglia di perder tempo ai minimi storici: servono i 3 punti e serve metter subito le cose in chiaro. La differenza di motivazioni è palese: quattro conclusioni dei rossoneri nei primi sette minuti, Boateng e Ibra sugli scudi, l’Atalanta è ancora negli spogliatoi, Consigli è super, i compagni decisamente meno, così superar la metàcampo sembra impresa titanica. Al 9’ il Milan passa: Muntari viene pescato da Boateng in area e, dimenticato dalla difesa atalantina, batte l’estremo ospite con un piattone al volo. 1-0 Milan, Atalanta non pervenuta.

Servono 15 minuti per vedere i nerazzurri dalle parti di Abbiati: Denis incorna di testa, il portiere rossonero risponde. Gli orobici guadagnano qualche metro ma son sempre i padroni di casa a comandare il gioco. Il ritmo cala, Ibra sbaglia qualche passaggio di troppo e San Siro rumoreggia. Denis, Bonaventura e Cazzola fan tremare il “Meazza” ma le loro conclusioni terminano sul fondo. Si arriva al 45’, Guida manda le squadre negli spogliatoi e Allegri non sembra rammaricarsene troppo.

SECONDO TEMPO – Si riparte con gli stessi 22 della prima frazione di gioco. I rossoneri, ringalluzziti dalla pausa dell’intervallo, ricominciano a macinare gioco e azioni pericolose. Cassano e Ibra riprendono a duettare e impensierire Consigli, quindi è la volta di Nocerino, ma la conclusione è alta e il risultato non cambia. L’Atalanta fatica a rubar palla e ripartire, così Colantuono manda finalmente in campo Schelotto e Maxi Moralez.  Gli effetti delle sostituzioni son subito lampanti: gli orobici innalzano i loro ritmi e sfiorano il pareggio con Tiribocchi, lasciato libero di incornare dalla difesa rossonera. Decide di cambiare anche Allegri: fuori Cassano e Boateng, dentro Robinho e Flamini.

La partita si trascina fino all’80’, minuto in cui San Siro si infiamma: i meriti non sono dei 22 in campo, ma del gol del Lecce; questa volta la Juve è a -1 per davvero. I rossoneri riprendono vita, il tabellone dà la conferma del risultato e Ibra si divora il raddoppio. C’è spazio anche per Gattuso e Cazzola, per un tiro alto di Nocerino e per la traversa di Robinho prima del raddoppio dello stesso attaccante brasiliano: è il 92’ quando Binho raccoglie la ribattuta di Consigli sulla punizione di Ibra e firma di testa il 2-0. Finisce qui, la Juventus, ora, è distante un solo punto.

Il piattone di Sulley Muntari risulta decisivo regalando punti e speranze al Milan: terzo gol dell’ex Inter con la maglia dei rossoneri. Chi lo considerava sopravvalutato e non da Milan si è dovuto ricredere. Poi c’è quel famoso gol-non gol: per Allegri è il quarto, ce lo ricorderà anche questa settimana?

Le motivazioni sono fondamentali, imprescindibili nell’analisi di questo risultato. Il Milan doveva vincere e ha vinto. Nessuno credeva nel mezzo passo falso della Juventus eppure è avvenuto. “Non succede, ma se succede…”. A San Siro non si pensa ad altro…

MILAN – TOP: Muntari, Robinho, De Sciglio. FLOP: Ibrahimovic.

ATALANTA – TOP: Denis, Consigli, Schelotto. FLOP: Tiribocchi.

MILAN – ATALANTA 2-0

MILAN: Abbiati, De Sciglio, Nesta, Mexes, Antonini, Nocerino, Ambrosini (Gattuso al 77’), Muntari, Boateng (Flamini al 73’), Cassano (Robinho al 68’), Ibrahimovic. A disp. Amelia, Bonera, Yepes, Maxi Lopez. All. Massimiliano Allegri.

ATALANTA: Consigli, Ferri (Schelotto al 53’), Stendardo, Lucchini, Peluso, Raimondi, Cigarini, Cazzola, Bonaventura (Moralez al 61’), Tiribocchi (Carrozza al 77’), Denis. A disp. Frezzolini, Manfredini, Carmona, Gabbiadini. All. Stefano Colantuono.

Arbitro: Marco Guida

Marcatori: Muntari al 9′, Robinho al 92′.

Note: Nessun ammonito e nessun espulso.

Luca Lattanzi
Luca Lattanzi
Nato a Rimini il 9 novembre 1986, studente di psicologia e consulente di web marketing. "Scoperto" recentemente dalla redazione di Mondopallone, è l'autore del "Pagellone" e collaboratore fisso di Goal.com.

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