Perla di Del Piero e Juventus di nuovo in testa

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Ancora una volta l’uomo decisivo si chiama Alessandro Del Piero. Lo si è visto poco in questa stagione, ma ogni volta che è entrato ha fatto male, e ha regalato immense gioie ai suoi tifosi, lasciando l’amaro in bocca a quelli avversari. In questo caso quelli biancocelesti che, fiduciosi dopo la vittoria col Napoli, speravano nel colpaccio a Torino, per mettere in cassaforte il terzo posto. Invece una perla del capitano bianconero su punizione sigilla la sua settecentesima presenza in serie A, e rovina la festa ai laziali.

La 32^ giornata di campionato ci ripresenta la sfida tra Milan e Juventus per la vetta e nonostante il sorpasso di domenica scorsa sono ancora una volta i bianconeri a dover inseguire, dopo che un gran sinistro di Sulley Muntari ha regalato la vittoria sul Chievo e i tre punti in classifica ai rossoneri. Conte sa di non poter fallire in una partita che lo vede contro la miglior Lazio della stagione, reduce da una grande vittoria contro il Napoli. Per riprendere la vetta l’allenatore bianconero si affida ancora una volta al 4-3-3 schierando inaspettatamente Lichtsteiner, causa infortunio all’ultimo momento di De Ceglie. Edy Reia invece schiera il 4-4-1-1 con Mauri alle spalle di Rocchi.

Golasso di Pepe, rimedia Mauri – La Juventus parte subito forte e Vucinic col suo primo pallone rimedia un angolo senza far passare nemmeno un giro d’orologio. Come molto spesso si è visto quest’anno i bianconeri dominano il campo con un bel gioco, che tuttavia dimostra grossi limiti negli ultimi metri. Gli unici veri spunti infatti li offre Quagliarella, che si riconferma in gran forma, dopo le ottime prestazioni e i gol a Napoli e Palermo. E’ proprio l’attaccante di Castellammare di Stabia a creare le occasioni da gol nei primi minuti: al 5′ infatti sbaglia l’occasione offertagli dal traversone di Chiellini sparando di poco al lato. I biancocelesti invece soffrono il gran ritmo dettato da Conte ai suoi uomini e si limitano a cercare di ripartire, senza impensierire eccessivamente la difesa casalinga. Oltre a Quagliarella c’è un altro bianconero che col passare dei minuti, si dimostra pericoloso: Simone Pepe, che coi suoi inserimenti impensierisce spesso Marchetti. Al 27′ soltanto lui infatti riesce ad impedire all’ex Udinese di portare in vantaggio i suoi opponendo la mano al diagonale dell’attaccante; tuttavia nulla alla mezz’ora quando riceve in area il passaggio pennellato da Pirlo e s’inventa una spettacolare rovesciata con cui insacca alle spalle dell’estremo difensore. A questo punto la difesa biancoceleste va in confusione e soltanto la straordinaria prestazione di Marchetti può impedire alla squadra torinese di dilagare. Il portiere ex Cagliari si oppone al tiro dai 60 metri di Vidal al 31′ e riesce a respingere di puro istinto sul tiro di Quagliarella dal mezzo dell’area appena un minuto dopo. Tuttavia, come si dice, il calcio è strano, e non sono parole al vento visto che al 44′, alla prima ed unica vera occasione del primo tempo la Lazio trova il pareggio grazie all’incornata di Mauri sul cross di Gonzales, complice Barzagli che non si oppone al trequartista evitando di staccare. Le squadre quindi vanno negli spogliatoi col medesimo risultato ma umori opposti: la Juventus ha l’amaro in bocca per i 45′ dominati ed il pareggio subito all’ultimo, mentre gli ospiti non possono che esaltarsi grazie alla giocata di Mauri.

Del Piero fa sognare ancora una volta, rabbia biancoceleste – Il secondo tempo inizia come era finito il primo: squadra di casa che attacca e fa la partita, formazione ospite che si limita a ripartire. In realtà la pressione si fa sentire in campo, soprattutto per i bianconeri che rimediano due gialli nei primi minuti della ripresa con Lichtsteiner e Chiellini protagonisti di due brutti falli. La Lazio invece si dimostra più presente anche se sempre poco efficace in area. Pian piano il nervosismo fa spazio al gioco anche fra gli uomini di Conte, che tornano a creare come nei primi 45′. E’ sempre Pepe a seminare il panico nella difesa ospite grazie a continui inserimenti e cross dal fondo ben supportato da un centrocampo sempre in ottima forma. L’esterno offensivo tuttavia spende tantissimo fiato e Conte si vede costretto a sostituirlo al 72′ con Matri, che si posiziona al centro mentre Quagliarella si sposta sull’esterno. Anche l’altro esterno bianconero, Vucinic, sembra aver perso lucidità nel secondo tempo e l’allenatore vuole giocarsi la carta Del Piero, che quindi subentra in campo proprio al posto del montenegrino appena un minuto dopo. La squadra ritrova freschezza in attacco e il Capitano ci prova in tutti i modi a regalare un’altra perla ai suoi tifosi come dimostra al 77′ quando servito da Vidal dal limite ci prova di prima senza pensarci due volte, costringendo Marchetti a bloccare. Sembra un’altra di quelle partite maledette per i bianconeri in cui il pallone non vuole saperne di entrare: ci provano Vidal e Chiellini senza successo e proprio quando i tifosi si stavano rassegnando al pareggio, all’82’, Del Piero regala la vetta allo Juventus Stadium grazie ad una potentissima punizione dai 35 metri che spiazza Marchetti e riporta i bianconeri avanti. La reazione della Lazio arriva solo in parte mentre il nervosismo c’è e li porta a rovinarsi con le proprie mani: non riescono a creare azioni ordinate, limitandosi a buttare il pallone in area. Le espulsioni di Reja e Kozàk negli ultimi minuti fanno poi sfumare le ultime speranze degli ospiti: la Juventus riesce a portare a casa i tre punti e a portarsi a +1 dal Milan.

JUVENTUS – LAZIO 2-1

TOP JUVENTUS: Pepe, Pirlo. FLOP JUVENTUS: Vucinic.

TOP LAZIO: Mauri, Marchetti. FLOP LAZIO: Kozàk.

Marcatori: 29′ Pepe; 44′ Mauri; 83′ Del Piero.

Ammoniti: 11′ Diakité; 34′ Biava; 47′ Lichtsteiner; 49′ Chiellini; 54′ Mauri; 55′ Quagliarella; 80′ Ledesma.

Espulsi: 89′ Reja; 92′ Kozàk.

Juventus (4-3-3): Buffon; Lichsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Pirlo, Vidal (79′ Giaccherini), Marchisio; Pepe (70′ Matri), Quagliarella, Vucinic (73′ Del Piero). A disp.: Del Piero, Storari, Borriello, Matri, Cáceres, De Ceglie, Giaccherini. All.: Antonio Conte.

Lazio (4-4-1-1): Marchetti; Scaloni, Diakitè, Biava, Garrido; Gonzales (80′ Brocchi), Cana, Ledesma, Candreva; Mauri (71′ Hernanes); Rocchi (73′ Kozàk). A disp.: Zauri; Hernanes; Kozàk; Bizzarri; Brocchi; MatuzalémAlfaro. All.: Edoardo Reja.

Giovanni Starita
Giovanni Starita
Nasce il 29 giugno 1994, giusto in tempo per "vedere" la Juventus vincere il suo 23° titolo. Ha collaborato con il quotidiano locale Il Tirreno e segue calcio, tennis e vela quando possibile.

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