Giggs la leggenda. 904 partite, 38 anni e non sentirli: “Altre 10 partite? Sarebbe fantastico se ne giocassi altre 100”

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Ve lo ricordate il film “Highlander” diretto da Russell Mulcahy e interpretato da Christopher Lambert con Sean Connery? Per intenderci, parliamo di immortalità, e la terra da cui arriva il nostro personaggio è più o meno la stessa. Il film è stato diretto principalmente in Scozia e la città di cui vogliamo parlare oggi è Manchester, a pochi chilometri dal confine. C’è un giocatore che continua a sorprendere per continuità di rendimento, nato in Galles, che alla veneranda età di 38 anni, corre come un ragazzino e, soprattutto, è sempre determinante.

Avete capito di chi stiamo parlando, di Ryan Giggs, colonna storica dello United. Non c’è partita in cui il gallese non incida in maniera particolare sul risultato del match. Un assist, una giocata, un gol, insomma, Ryan Giggs è sempre al top. 38 anni e non sentirli dopo una carriera straordinaria. Il segreto? Allenamenti, una sana alimentazione e… tanto Yoga.

Si è proprio la pratica dello Yoga il segreto principale dell’esterno Red Devils. “Lo Yoga mi ha certamente aiutato negli allenamenti settimanali – afferma il calciatore dello United in un’intervista esclusiva a Gazzetta.tv – poiché mi aumenta forza e flessibilità non solo per le partite ma anche per gli allenamenti. E’ raro che io perda una sessione. Magari faccio meno dei giocatori più giovani eppure continuo sempre ad allenarmi. Bisogna cambiare il modo in cui si pensa; qualche anno fa ero velocissimo, ora lo sono di meno. Bisogna quindi usare l’intelligenza e la propria esperienza sul campo per adattare e cambiare il modo in cui si gioca“.

Dopo 904 presenze totali e 163 reti messe a segno, per Giggs non è ancora giunto il momento di appendere gli scarpini al chiodo ma una cosa è certa, il futuro sarà sempre nel mondo del calcio e, magari, da tecnico dello United: “Per il momento penso solo a giocare, dopodiché resterò nel mondo del calcio. Ho completato il patentino da allenatore e mi sono preparato alla vita dopo il ritiro – conclude il 38enne gallese – Allenare una squadra come il Manchester United? Certo. Guardiola c’è riuscito nel Barcellona ma solo dopo un paio di anni di esperienza con la squadra giovanile. Vedremo che cosa succederà“.

Arriva poi il momento di dire basta, di farsi da parte e pensare ad altro ma per Giggs questo momento è ancora lontano. Non per una questione di record, ma per una semplice questione di passione e amore verso questo sport e verso la maglia del Manchester: “Da giovane il mio obiettivo era quello di giocare per lo United. Solo una volta, ma una volta non basta, dopo vuoi giocare sempre, vuoi segnare e vincere trofei e così facendo ho coronato il mio sogno. A 38 anni continuo a viverlo e sinceramente non potrei chiedere di meglio. I record e i gol non sono la mia motivazione per andare avanti ma certamente è una cosa speciale poter giocare oltre 900 partite con lo United. Non voglio però badare troppo al futuro, voglio godermi questo momento e fare la mia parte. Se giocherò altre dieci partite va bene, ma sarebbe fantastico se ne giocassi altre 100“.

 

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

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