Sua maestà Leo Messi: un uomo, un calciatore, una leggenda

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Oramai sta diventando un’impresa anche per chi racconta sport, per chi segue le sue imprese e quelle del Barça, commentare le sue gesta, ma anche per chi semplicemente è un appassionato di calcio e ogni partita che passa si rende conto che Leo Messi, vincitore di tre palloni d’oro a soli 24 anni, ha già segnato in maniera significativa la storia del calcio mondiale. Contro il Bayer Leverkusen è diventato il primo giocatore nella storia della competizione, si parla di Champions League, a siglare cinque perle nella stessa partita.

L’ultima rete in Champions al Camp Nou mancava da ben 364 giorni, era l’8 marzo del 2011, ma ieri sera è arrivata la prestazione perfetta. Pokerissimo, anzi, “manita” come si dice in questi casi (e a Madrid conoscono bene questa parola). Cinque gol dove c’è tutto il repertorio dell’extraterrestre, già, come se poi fosse facile: pallonetto, tocco sotto, sinistro a giro, c’è tutto. Vi assicuro che alla Playstation è tutto fattibilissimo.

La Gazzetta dello Sport gli ha assegnato un bel 10 in pagella: “Record in Champion’s, 5 reti. E che gol. Non ci sono più parole per lui“. Giustamente non ci sono più parole, forse la parola più giusta sarebbe “illegale” o “ingiocabile“. Un pò di dati: 228 gol in carriera con la maglia del Barça, 48 in 42 partite quest’anno, 12 in Champions League e sono appena finiti gli ottavi di finale, è il 49°esimo centro in Champions League con i blaugrana.

Amarcord (Fonte: Football Data) – Nella vecchia Coppa dei Campioni sono stati dieci i calciatori a fare la cosiddetta “manita”: tra questi, unico di un club italiano, José Altafini nella gara del 12 settembre 1962, Milan-Union Lussemburgo 8-0. Leo Messi, di fatto, è succeduto a se stesso, che già era uno dei sei calciatori ad aver fatto poker nella stessa gara di Champions, nel caso specifico il 6 aprile 2010 in Barcellona-Arsenal 4-1 (gli altri erano Marco Van Basten, Simone Inzaghi, Dado Prso, Ruud Van Nistelrooy, Andryi Schevchenko e Bafetimbi Gomis). La ‘Pulce’ è ora a soli 8 gol dal diventare capocannoniere record nella storia blaugrana considerate tutte le partite ufficiali: i suoi gol – da ieri sera – sono diventati 228 contro i 235 di Cesar Rodriguez, campione del club catalano negli anni ’40/’50. Stratosferiche le cifre, essendo 311 le sue presenze con il Barca: una media di 0,73 gol a partita, che sale a 0,76 nelle sole coppe europee (49 gol in 64 presenze), insegue il capocannoniere assoluto della competizione, lo spagnolo Raul fermo a quota 71. Quello di ieri sera è stato il quarto 7-1 nella storia europea del Barcellona, che come massima vittoria – tuttavia – vanta due 8-0: contro i ciprioti dell’Apollon Limassol nella Coppa delle Coppe 1982/83 e contro gli slovacchi del Puchov nella Champions League 2003/04. E’ un Barcellona sempre più dominatore del calcio europeo e mondiale, reduce da 7 successi di fila in Champions e che segna – in match internazionali ufficiali – da 34 partite di fila, per 92 gol totali.

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

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