Champions League: il Milan passa ai quarti ma crolla sotto i colpi dell’Arsenal

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Il Milan sfiora una sciagura sportiva incredibile dopo il 4-0 dell’andata che fa venire in mente le serate più buie della storia rossonera, La Coruna ed Istanbul, ma alla fine riesce ad ottenere il pass per i quarti di finale della Uefa Champions League. All’Emirates Stadium, l’Arsenal di Arsene Wenger travolge il team di Allegri 3-0 con reti di Koscielny, Rosicky e Van Persie, siglate tutte nel primo tempo. Nella ripresa il Milan riesce ad essere più quadrato e senza soffrire mantiene il risultato fino al 90′. E’ la 13°esima vittoria dei Gunners davanti al proprio pubblico, in Europa, nelle ultime 15 partite mentre i rossoneri, negli ultimi anni, hanno ottenuto una sola vittoria in Inghilterra (nel 2005 a Manchester con gol di Crespo).

Formazioni – Wenger deve provare il tutto per tutto per recuperare la qualificazione. Servono tanti gol ai Gunners e proprio per questo motivo, il tecnico francese manda in campo tutti insieme Rosicky, Walcott, Chamberlain, Gervinho e Van Persie con il solo Song a fare da schermo davanti alla difesa. Rispetto al match di andata è l’ivoriano Gervinho la novità sul settore di sinistra. In casa Milan, invece, scelte obbligate per le numerose assenze come Boateng, Pato, Ambrosini, Nesta e tanti altri. La novità si chiama Mesbah, sul settore di sinistra, mentre in avanti Allegri butta nella mischia Stephan El Shaarawy, che gioca sulla stessa linea di Robinho con unica punta l’uomo più in forma del Milan, Zlatan Ibrahimovic.

1, 2, 3… Arsenal – L’approccio alla gara dei rossoneri non è dei migliori. I Gunners partono, come era ampiamente in preventivo, con il piede pigiato sull’acceleratore. Al 5′, dopo un intervento da dietro sulla linea mediana, Van Bommel finisce già sul taccuino dei cattivi del signor Damin Skomina per arginare le fulminee verticalizzazioni degli inglesi. Inglesi che al 6′ passano subito in vantaggio con il centrale francese Koscielny che, indisturbato, stacca di testa al centro dell’area piccola e mette dentro la rete che accende la miccia dell’Emirates Stadium.
Si gioca di fatto in una bolgia e dopo pochi secondi il Milan rischia di capitolare per la seconda volta sull’asse Walcott-Van Persie con quest’ultimo che calcia di destro verso la porta, Abbiati con il piede dice di no. Un Milan che stenta a decollare soffrendo i continui tagli della squadra londinese che non dando punto di riferimento a Mexes e compagni, riesce con molta facilità ad arrivare ai 25 metri senza troppa pressione. Al 19′ altra palla gol per l'”olandese volante” Robin Van Persie che arpiona al limite, poi di prima intenzione scaglia in porta un sinistro velenosissimo che trova preparatissimo Abbiati a deviare in calcio d’angolo. Allegri comincia a bacchettare i suoi dalla panchina, manca intensità, poca convinzione e troppe leggerezze e proprio su una di queste l’Arsenal mette a segno il secondo gol del match. Walcott va via sul settore di destra, mette al centro dove c’è ben posizionato Thiago Silva che per una frazione di secondo si dimentica di essere il miglior difensore al mondo, e con un rinvio errato al centro dell’area, serve a Rosicky l’assist perfetto per il 2-0. Campanello di allarme per i rossoneri che non soffrono tanto il gioco dei londinesi, quanto le accelerazioni improvvise tra le linee sfruttando la lentezza straordinaria di Van Bommel (che di fatto cammina per il campo per un problema muscolare ma si rifarà nella ripresa), l’inesperienza di Mesbah e la serata no della squadra in generale.
Il primo tempo si chiude con due sussulti che però non fanno altro che favorire l’Arsenal che al 43′ si porta sul 3-0. Chamberlain beffa in velocità sia Nocerino che Mesbah, quest’ultimo lo tocca in area e per il direttore di gara non ci sono dubbi, è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Van Persie che spiazza Abbiati siglando il 127°esimo gol in carriera all’Arsenal, il 38°esimo centro stagionale. All’ultimo secondo, proprio per rimarcare una prima parte di gara disastrosa, Emanuelson serve ad El Shaarawy un assist al bacio in area di rigore, il “faraone” mette giù ma a tu per tu con Szczesny non inquadra lo specchio della porta. Una ghiotta occasione che poteva cambiare le sorti della sfida.

Questione di esperienza: mai più La Coruna ed Istanbul – La ripresa comincia con gli stessi undici titolari ma con un Milan leggermente diverso, più vivo e determinato in mezzo al campo. Al 53′ prima folata offensiva convincente dei rossoneri con Robinho ad inventare per Ibrahimovic ma Szczesny, con un’uscita tempestiva, salva tutto. Poco più tardi ci prova anche Emanuelson, su calcio di punizione, ma è ancora l’Arsenal ad avere al 59′ la palla gol del 4-0. Mexes sbaglia tutto in fase di impostazione e Gervinho parte in contropiede poi converge, prova il destro deviato dallo stesso Mexes, Abbiati compie un primo miracolo e si ripete poi sul tap in di Van Persie. Occasione clamorosa sciupata dall’olandese.
La prima vera palla gol del Milan arriva al minuto 62, ma è di fatto un erroraccio dei biancorossi, con Szczesny che sbaglia il rinvio, Ibrahomovic intercetta e scarica subito il destro verso la porta sguarnita con la sfera che termina di pochissimo a lato. La seconda ghiotta occasione del Diavolo arriva al 69′, strano ma vero, su un contropiede portato avanti dal “faraone” El Shaarawy che tenta il destro dal limite, Szczesny si salva in due tempi. Proprio il giovanissimo ex Padova lascia il posto ad Alberto Aquilani, tornato dall’infortunio, per cercare di dare un pò più di calma al centrocampo rossonero mentre Wenger dalla panchina pesca il marocchino Chamakh, prima punta, per tentare il tutto per tutto.
Un altro tiro in porta arriva alla mezzora con Ibra poi, pochi secondi più tardi, la più ghiotta occasione per la squadra di Allegri che fallisce il gol della qualificazione sicura. Aquilani scambia con Robinho, mette sul secondo palo dove Nocerino, indisturbato, appoggia a Szczesny piuttosto che mettere dentro divorandosi l’impossibile. Nel finale di gara, l’esperienza di Van Bommel, la regia di Aquilani e un Arsenal ormai stremato, consentono al Milan di non rischiare più nulla e di conquistare il pass per i quarti di finali. Una serata non certo positiva, un risultato estremamente negativo, ma l’obiettivo, almeno quello, è stato raggiunto.

ARSENAL – MILAN 3-0

Arsenal: Szczesny, Sagna, Vermaelen, Koscielny, Gibbs, Song, Rosicky, Walcott (84′ Park), Gervinho, Oxlade-Chamberlain (75′ Chamakh), Van Persie. A disp.: Fabianski, Jenkinson, Miquel, Djorou, Ozyakup. All.: Arsene Wenger.
Milan: Abbiati, Abate, Mexes, Thiago Silva, Mesbah (89′ Bonera), Emanuelson, Van Bommel, Nocerino, Robinho, El Shaarawy (69′ Aquilani), Ibrahimovic. A disp.: Amelia, Roma, Yepes, Zambrotta, Ganz. All.: Massimiliano Allegri.
Arbitro: Damir Skomina.
Marcatori:
6′ Koscielny, 26′ Rosicky, 43′ rig. Van Persie.
Note:
Ammoniti Sagna, Gibbs, Song (A), Van Bommel, Nocerino, Abate (M).

TOP MILAN: Van Bommel, Abbiati, Abate. FLOP: Emanuelson, Mesbah.
TOP ARSENAL: Rosicky, Chamberlain, Song. FLOP: Gibbs.

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

La puzza sotto il caso

  Se lo dice il Tg sarà vero: qui a Napoli noi puzziamo. Ci puzziamo di fame, abbiamo puzza sotto il naso, puzziamo di bruciato....
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