Il Siena domina un’irriconoscibile Roma, al Franchi finisce 1 a 0

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Continua l’ottimo periodo di forma del Siena che dopo la vittoria in Coppa Italia sul Napoli non si ferma nemmeno davanti la Roma. I ragazzi di Luis Enrique, anche se artefici di ottime prestazioni, non riescono a contrastare la banda di Sannino che si porta a casa i 3 punti.

Le Formazioni: Siena (4-4-2): Sannino sceglie come modulo il classico 4-4-2. Vuole cercare di contrastare a centrocampo la manovra giallorossa col solo Brienza incaricato di ispirare la manovra offensiva. Così in campo il Siena: Pegolo – Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso – Giorgi, Vergassola, Gazzi, Brienza – Calaiò, Destro

Roma (4-3-3): Solito modulo, invece, per la Roma. Viviani parte dal primo minuto, Osvaldo rimane in panchina. Ecco gli 11 scelti da Luis Enrique: Stekelenburg – Rosi, Juan, Heinze, Josè Angel – Simplicio, Viviani, Pjanic – Totti, Lamela, Borini.

Siena aggressivo: Cominciano subito fortissimo i padroni di casa che al 9′ sprecano un grande occasione con Destro. L’attaccante bianconero a tu per tu con Stekelenburg prova il pallonetto, ma la palla finisce alta sopra la traversa. Pochi minuti dopo è il turno di Calaiò che riceve palla da Brienza e calcia verso la porta avversaria, ma il suo diagonale è impreciso e termina fuori di poco. La Roma non riesce a contrastare la manovra offensiva senese e si fa vedere dalle parti di Pegolo solo con un calcio di punizione battuto da Lamela che viene messo in angolo dal portiere. Riprende così il monologo del Siena, che nel finale di primo tempo spreca una clamorosa palla gol con Destro. Giorgi scende sulla fascia e dall’out destro mette in area per l’accorrente Destro che calcia verso la porta sguarnita mancando il bersaglio.

Ma la Roma dov’è ?: Comincia il secondo tempo ma la Roma sembra essere rimasta negli spogliatoi. Il copione non cambia ed è ancora il Siena a partire con una marcia in più. L’attore principale è nuovamente Destro che prova a battere Stekelenburg con un sinistro in corsa, ma l’olandese è attento e blocca la sfera. Quattro minuti più tardi però è Kjaer, entrato al posto di Juan out per un problema muscolare, a non prestare la massima attenzione in fase di copertura. Siamo al 50′, Destro riceve un pallone nell’area di rigore ed il difensore danese lo stende, ammonizione e calcio di rigore; sul dischetto si presenta Calaiò che calcia angolato alla sinistra di Stekelenburg che intuisce ma non riesce ad impedire il vantaggio bianconero. Siena 1 – Roma 0.

La forza della disperazione: Luis Enrique non ci sta a perdere ed escogita subito un rimedio, dentro il rientrante Osvaldo e Bojan al posto di Simplicio e Totti con Lamela arretrato sull trequarti campo ad ispirare i compagni. Sannino non sta certo con le mani in mano e prepara la contromossa, in campo vanno Angelo e Grossi al posto delle due punte Destro e Calaiò. Roma a trazione offensiva e alla ricerca disperata del pari, il Siena ripiega nella propria metà campo per impedire che ciò avvenga. E così il finale di gara è un forcing disperato dei giallorossi verso la porta difesa da Pegolo. Pjanic al 79′ ci prova dalla distanza ma il suo tiro finisce fuori, tre minuti più tardi è Borini a cercare la gloria con una botta al volo ma Pegolo è reattivo e blocca senza problemi. Siamo ormai al recupero, minuto 91′, quando Kjaer prova a rimediare al suo errore in apertura di tempo, ma il suo colpo di testa è impreciso e la palla finisce al lato.

Triplice fischio: Finisce così il match, con il Siena che domina per l’intera gara e porta a casa il risultato. Molta fatica da parte della Roma che non è riuscita a trovare spazi nella difesa senese e si è dovuta arrendere davanti al muro innalzato da Sannino che conferma le belle parole spese in suo favore da Luis Enrique nel pre-partita. Siene sempre più in piena forma, merito a Sannino e agli interpreti del suo gioco.

Federico Falvo
Federico Falvo
Nato a Catanzaro il 10 dicembre 1987, vive a Roma dove studia Scienze della comunicazione. Appassionato di football americano e calcio, ha collaborato ai programmi radiofonici "E il pallone lo porto io" e "Snap Magazine".

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Sfrontato, vincente, preparato, antipatico, fascinoso, linguacciuto... Su di lui sono stati spesi fiumi di inchiostro perchè non è un allenatore come gli altri. Forse...
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