Barça-Real, atto II. Mou ai giornalisti: “Andate al cinema…”. Guardiola: “Giocare per vincere”

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Barça-Real, la sfida eterna che rischia di diventare un imponente complesso di inferiorità per le “Camisete Blanche” e una partita qualunque per i blaugrana. Due popoli a confronto, Bernabeu contro Camp Nou, Mourinho contro Guardiola, Ronaldo contro Messi c’è tutto, tutto quello che un appassionato di calcio vorrebbe in una partita. Un potente concentrato di calcio in soli 90′ che, di fatto, racconta la storia recente dei due club. In vista della sfida, la seconda stagionale dopo il 3-1 del Barça a Madrid in campionato, valida come andata dei quarti di finale di Coppa del Re, hanno parlato i due tecnici, Josè Mourinho e Pep Guardiola.

QUI REAL

L’allenatore dei madrileni, nella conferenza stampa di presentazione del match, è tornato a criticare la stampa spagnola e per questo motivo, per la prima volta, non ha svelato l’undici di partenza: “Se metto Ramos a terzino destro mi criticate perché sta facendo il fenomeno in mezzo alla difesa. Se lo lascio lì mi criticate perché dovevo metterlo a destra. Se metto Coentrao a destra mi criticate perché è mancino. Se uso Diarrà mi criticate perché dovevo metterlo in mezzo al campo. Se sposto Pepe a metà campo mi criticate perché dovevo lasciarlo dietro. Se lo lascio dietro mi criticate perché dovevo spostarlo più avanti. Se uso il ‘trivote’ mi date del difensivista, se non lo uso mi dite che dovevo coprirmi di più. Se uso Higuain mi criticate perché Benzema sta giocando alla grande. Se scelgo Benzema mi criticate perché Higuain si merita la maglia per quanto fatto a Maiorca. Allora dico una cosa: andate al cinema, poi guardate il risultato e quindi riparleremo della formazione“.

Sul continuo parlare delle recenti prestazione di Cristiano Ronaldo sia contro squadre “normali” che contro i fenomeni blaugrana, Mou ha ribadito: “Chi tocca Cristiano Ronaldo se la vedrà con me, se lavora così in settimana non ha bisogno di segnare gol“. Real che dovrà fare a meno dello squalificato Arbeloa e dell’infortunato Sami Khedira.

QUI BARCELLONA

In casa blaugrana, invece, c’è come di consueto più tranquillità. Dal punto di vista tecnico, Guardiola dovrà fare a meno degli infortunati Villa e Pedro ma ritrova Iniesta, e non è poco. Tra i pali ci sarà spazio per Pinto e non per Victor Valdes come da accordi presi ad inizio stagione. “Le partite al Bernabeu sono eterne, se provi a controllare ti distruggono, l’unico modo di passare il turno è giocare per vincere. Altrimenti il Real ti fa sicuramente un gol: hanno buon tiro da fuori, sono bravi sui calci da fermo. Dovremo muovere bene la palla, posizionarci bene e stare attenti alle loro ripartenze: sono molto bravi in questo – ha affermato Guardiola che poi si sofferma sul modulo di partenza – I precedenti nello sport non esistono. Non è perché abbiamo vinto le ultime volte he domani possiamo scendere in campo molli, prenderne quattro e tornare a casa contenti. Quando ho scelto di giocare anche a tre dietro, sapevo che se fosse andata male ci avrebbero criticato. Ma non ho mai pensato a queste cose, ho solo cercato di avere più soluzioni. Ogni modulo ha i suoi punti deboli, si cerca solo di trovare soluzioni diverse“.

E per finire, a chi gli chiede quale tra Barça e Real sia favorito, Pep risponde così: “Non c’è nessun favorito. E’ impossibile sentirsi così prima di giocare un Clasico“.

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

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