La cronaca delirante di Napoli – Cesena (aggiornata in tempo reale)

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Cosa potrebbe succedere se in tribuna ci fosse un giornalista ubriaco intento a scrivere la cronaca della partita?. Beh, probabilmente qualcosa di simile a tutto questo:

20:37 – La tanto attesa gara di Coppa Italia tra Napoli e Cesena inizia con il parlamento italiano che si oppone all’arresto di Cosentino… ah no, scusate, ho acceso la TV troppo presto.

20:54 – Diramate le formazioni ufficiali e uno sconvolto Chavez dichiara: Ma come? avevo vinto il concorso “scendi anche tu in campo e fingiti calciatore” e Mazzarri mi lascia in panchina?.

21:00 – Mazzarri schiera quasi la formazione “tipo”, mentre Arrigoni manda in campo tali Vesi, Popescu, Tommaso Arrigoni, Rennella, Cica per poi dichiarare: “Ah, ma stasera non avevamo l’amichevole contro la Puteolana?”

21:11 – Imbarazzante il tentativo dei commentatori Rai di convincere il pubblico a non cambiare canale. Dopo la lettura delle formazioni dicono: “beh, ma anche il Napoli ha un’assenza importante… è Lavezzi”. Ah beh, allora possiamo aspettarci una goleada cesenate.

21:12 – Splendido tiro al volo di Hamsik che impensierisce la Sig.ra Pina del quarto piano del condominio vicino all’ingresso due di Fuorigrotta. “Vabbè, ma gli era rimbalzato male! Ah, ma ha tirato al volo? Capisco…”

21:20 – Mazzarri urla ai suoi di essere più concreti e di non perdersi in mille fronzoli. “Obbedisco” urla Zuniga levandosi il tutù.

21:23 – Inizia bene l’avventura italiana di Vargas, abile a servire un pallone filtrante a Popescu per il vantaggio del Cesena. Dopo questo primo assist, basterà dire al “nuovo Sanchez” che lui gioca per il Napoli e il gioco sarà fatto.

21:25 – Il Cesena passa in vantaggio e tiene discretamente il campo. I padroni di casa sembrano invece confusi e compassati. Inler, avvicinandosi alla panchina azzurra chiede: “Ma loro non sono la Puteolana?”. Questo equivoco sta facendo più vittime della seconda guerra mondiale.

21:29 – Dossena, che deve ancora toccare il suo primo pallone, trova un tutù a bordocampo e lo indossa, mandando Mazzarri su tutte le furie.

21:33 – Dopo sol 29 minuti di gioco esce Popescu, autore della rete degli ospiti. “Ha già esaurito il bonus stagionale di un gol, dovevo farlo uscire” dichiara un laconico Arrigoni.

21:40 – Vargas di questo passo avrà presto un posto d’onore nel presepe napoletano. Dopo aver regalato un gol agli avversari, va ad impedire la battuta a rete, da pochi metri, di Cavani. A questo punto andava bene pure mandare in campo Lucarelli, “el pampa” Sosa o Topo Gigio.

21:48: Cavani avanza palla al piede e viene steso al limite dell’area. Per l’arbitro, che decide di non fischiare nulla, non può essere rigore finché chi subisce il fallo ha ancora più di tre litri di sangue in corpo. Revisionismo calcistico, solo su rieduchescional ciannel!

21:51 – Cannavaro intervistato a fine primo tempo: “Beh, si sa che le partite al San Paolo sono più difficili”. Si sa, fuori casa si gioca molto meglio, il pubblico avversario ti offre le paste fresche o, se giochi in Sud Africa, le vuvuzelas.

22:04 –  Mazzarri decide di bocciare Vargas e fa entrare Pandev al suo posto. “Passati in svantaggio, dovevamo tornare a giocare 11 contro 11” ha sentenziato l’allenatore del Napoli.

22:10 – Grande occasione per i padroni di casa: Hamsik cede la palla a Pandev che, fingendo un embolo e conseguente svenimento, serve una palla d’oro di tacco ad Hamsik chiudendo il triangolo. Fortuna per lo slovacco che la sua posizione era di offside e nessuno si focalizzerà su quella porcheria di tiro che gli è uscito da due passi.

22:17 – Ancora avanti il Napoli: Stavolta è Cavani a mandare clamorosamente fuori un cross di Dossena… ma anche stavolta era fuorigioco, che ve lo dico a fare?.

22:19 – I tifosi partenopei non sapranno se ridere o piangere: Zuniga porta palla in avanti sulla sinistra e potrebbe servire facilmente un compagno… ma sarebbe troppo facile! Il colombiano decide quindi di tentare un improbabile tacco e coprirsi di ridicolo di fronte ai venticinquemila del San Paolo.

22:21 – L’arbitro Doveri si cimenta in un altro “art attack” quando decide di fischiare fallo su un intervento in tackle pulito sul pallone di Dzemaili. In questa partita è sfida tra arbitro e calciatori: chi alla fine fa peggio vince la bambolina. Zuniga e Vargas hanno già vinto un aerostato.

22:25 – Cavani, disgustato, rivela ai compagni di essere allergico alle bamboline. Così, su punizione di Pandev decide, a malincuore, di metterla dentro in tap-in.

22:30 – Spiace dirlo ma la partita è a dir poco scadente: C’è un Napoli che gioca male e un Cesena attrezzato per giocare anche peggio. Il risultato è che il Napoli fa pena (ma un po’ meno degli avversari), con il serissimo rischio di andare ai supplementari e continuare a far del male (agli occhi dei telespettatori).

22:34 – Cavani si vede fischiare ancora un fallo contro (discutibile) e avvisa Doveri che, in epoca di globalizzazione e privacy a rischio, saprebbe facilmente trovare la sua abitazione.

22:35 – Quanto appena visto al San Paolo ha dell’incredibile, ancora più clamoroso di Mina che va dal panettiere a Caserta o dell’apparizione della Madonna di  Medjugorje nel salotto di Giuliano Ferrara: è entrato in campo Donadel!!!.

22:40 – Martinez finge di venire toccato da un avversario e si tuffa con un carpiato con avvitamento in avanti e giro della morte con passaggio in tunnel infuocato. Ok, capiamolo, fino a poco fa giocava nella Juve…

22:45 – Clamoroso al San Paolo: Pandev calcia la punizione direttamente verso la porta difesa da Ravaglia che sbadiglia, gioca due minuti a twister (da solo) e si tuffa a rilento andando a respingere il tiro del macedone quando questo ha già superato la linea di porta. Napoli in vantaggio e bambolina anche per il portiere ospite.

22:47 – La concessione della rete napoletana fa impazzire diversi giocatori di Arrigoni, su tutti Benalouane, che minaccia di morte tutti i presenti, compresi i raccattapalle. Non sappiamo se sia più fuori luogo il comportamento del cesenate o i mancati provvedimenti disciplinari dell’arbitro. Comunque sia… abbiamo terminato le bamboline.

22:55 – La partita finisce tra gli applausi di tutti, anche dei tifosi ospiti che non avrebbero mai potuto sopportare i supplementari. Impennata di vocazioni ecclesiastiche. (Questa l’avete capita? io forse…).

22:57 – Striscione esposto al San Paolo che recita: “Moratti, con i 31 milioni aggiustati i denti. Il Pocho non si tocca”. De Laurentiis annuncia l’accordo commerciale con Vitaldent. La mascotte “scugnizzo canino” entra in campo con la maschera da leone. A Inler viene chiesto di ridere.

23:00 – Prima e ultima considerazione semi-seria (e me ne scuso): il Cesena è venuto a giocarla con una rosa zeppa di primavera, con la convinzione di non avere alcuna speranza contro il Napoli. Gli azzurri hanno mandato in campo una formazione quasi interamente composta da titolari, convinti che avrebbero facilmente vinto. Nessuno aveva ragione, a conferma che le motivazioni, spesso, valgono più del tasso tecnico dei singoli in campo. Pessimo l’esordio di Vargas (al quale va però dato il tempo di ambientarsi), incoraggiante il rientro di Donadel. Discreta la personalità di alcuni giovani del Cesena: vedremo se Arrigoni vorrà gettarli nella mischia anche in campionato. E’ tutto, grazie per aver seguito la cronaca delirante di Napoli-Cesena targata Mondopallone. Buona serata.

Alessandro Pironti
Alessandro Pironti
Nato a Salerno il 19 luglio 1982, cerca di vivere il calcio in ogni modo: scrivendone, praticandolo e allenando squadre giovanili. Da quasi un anno è inoltre presidente di una squadra amatoriale di calcio a Milano.

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