Brasileirão, quante emozioni! Il Vasco congela la festa del Timão
Pochi i verdetti emessi, si salvano Atlético-MG e Bahia. Per Dinho gol pesante

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“Que beleza!”: probabilmente non si potrebbe sintetizzare meglio la giornata odierna, col pensiero volto a quella che verrà. Perchè questo Brasileirão 2011 è come una bella donna, a cui fatichi a staccar gli occhi di dosso, ammaliato, ed a cui non riesci a dire altro che quell’esclamazione, perchè ogni altro commento la sminuirebbe, mentre un vortice di emozioni assale corpo e mente e ti lascia, estasiato, a bocca aperta.

Bello questo finale di stagione, davvero bello; un cocktail esplosivo a cui non manca nessun ingrediente e che mischia nello shaker tutte e venti le squadre, coinvolgendole – pur con dosaggi differenti – e rendendo tutti partecipi di questo epilogo, amalgamati alla perfezione per dar piacere al palato e lasciare in bocca un retrogusto delicato ed unico, come lo sono i drinks creati sul momento.

Se l’ultima giornata si preannuncia, quindi, come un superalcolico da capogiro, la 37esima ne è stata il degno aperitivo, con la zampata finale del Vasco che si regala – e ci regala – ancora un’altra giornata nell’appassionante sfida al titolo di Campeão.

FESTA RIMANDATA? – Partite col diesel le due sfide che vedevano coinvolte le prime quattro squadre della classifica, con i primi 45′ minuti di studio terminati a reti bianche. A sbloccare la situazione di stallo è il Corinthians, al 67′, con un colpo di testa di Liedson, arrivato pochi minuti dopo un palo colpito dal Figueirense. Il vantaggio del Timão ed il risultato della partita di Rio de Janeiro darebbero, alla squadra di Tite, la matematica certezza del titolo; i tifosi paulisti, però, sbagliano a cantar vittoria troppo presto. Mancano infatti ancora 23′ minuti al termine delle partite e la notizia del vantaggio della squadra di San Paolo scuote l’altro confronto: non avendo più nulla da perdere, Fluminense e Vasco si scoprono, con il gol che non tarda, infatti, ad arrivare: è il 76′ ed Alecsandro, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, replica a Liedson e sempre di testa porta in vantaggio il Vasco. Sembra tutto scritto e rimandato all’ultima giornata ed invece, 7′ minuti, dopo Fred controlla di petto in area e gira in mezza rovesciata, trovando il pareggio per il Fluminense che, oltre alla tifoseria Tricolor, fa esultare anche quella paulista. Il cronometro segna l’83’ ed a Florianópolis si iniziano a contare i minuti, aspettando il fischio finale più della partita di Rio che della propria; la penna beffarda che ha scritto questo finale di stagione, però, non smette di stupire: termina il match del Timão, mentre tra Flu e Vasco non è ancora scocato il novantesimo. Minuto che si rivelerà decisivo: è proprio al 45′ del secondo tempo, infatti, che Bernardo riporta il Vasco in vantaggio, ribadendo in rete una respinta corta dell’estremo difensore del Flu, dopo che egli stesso lo aveva impegnato di testa. È il gol che tiene viva la corsa al titolo e che strozza l’urlo del Corinthians: una doccia gelata che potrebbe influenzarne psicologicamente la prestazione all’ultima giornata, dove la squadra di Tite inseguirà il punto che le manca per laurearsi campione.

LIBERTADORES: ANCORA DUE POSTI – Erano sei le squadre che si contendevano gli ultimi due posti disponibili per la Coppa Libertadores e sono ancora le stesse sei a contenderseli. Aumenta però la forbice della differenza punti, cinque, e cambiano le posizioni delle squadre in corsa. È il risultato di 1-0 il leitmotiv delle partite tra le squadre coinvolte: nello scontro diretto tra Flamengo e Internacional basta un gol del chiacchierato Ronaldinho a regalare i tre punti alla squadra Rubro-Negra, portandoli al quarto posto in solitario a quota 60 punti, con tre lunghezze dalle diretti inseguitrici. Tra queste, oltre allo sconfitto club di Porto Alegre ed alla Figueirense battuta, come detto, per 1-0 dal Timão, sale il sorprendente Coritiba, che piega nel finale l’Avaí, ancora per 1-0, e – da ultima del gruppo -, si posiziona subito dietro al team di Rio de Janeiro, grazie al maggior numero di vittorie. Perde invece l’occasione buona il San Paolo, sconfitto, nemmeno a dirlo, per 1-0 dal Palmeiras (rete dell’ex giallorosso Assunção) e restando a 56 punti compromette, di fatto, le sue possibilità di qualificarsi. Chance appese al lumicino anche per il Botafogo: non ha fine l’involuzione del team carioca, fino a poche giornate fa in lotta per il titolo e che ora, dopo la pesante sconfitta per 4-0 contro l’Atlético Mineiro, che si aggiunge alle precendenti quattro in altrettante giornate, si ritrova nono a dover sperare che una serie di eventi favorevoli ne favoriscano la rimonta al quinto posto.

IN VACANZA, O QUASI – Gli unici verdetti della 37esima giornata arrivano dalla zona medio-bassa della classifica: il Bahia, con l’1-1 contro il Santos, e l’Atlético Mineiro, vittorioso, come detto, in goleada contro il Botafogo, si tirano fuori da ogni possibile rischio retrocessione assicurandosi la salvezza anticipata ed inseguendo uno degli ultimi due posti validi per la Coppa Sudamericana. A contendergli la partecipazione alla Coppa, l’Atlético Goianense, dopo il pareggio esterno contro il Grêmio. La squadra di Porto Alegre, insieme al Palmeiras, sono invece già sicure del posto e giocheranno con la mente sgombra l’ultimo duello del campionato, nei rispettivi derby, tra i più sentiti del Brasile.

NE RESTERÀ SOLO UNA – Con Bahia ed Atlético Mineiro salve, restano tre le squadre a rischio retrocessione, con un solo posto però ancora disponibile. Nello scontro diretto tra Cruzeiro e Ceará, ci provano entrambe ad ottenere l’importante vittoria in ottica salvezza: ne vien fuori un 2-2 che non serve a nessuna delle due e tiene ancora in corsa l’Atlético Paranaense, sconfitto dal retrocesso América per 2-1.

ULTIMI 90 MINUTI – Considerata quindi la situazione in classifica ed il calendario dell’ultima giornata, dove figurano ben OTTO Clássici, il turno conclusivo si prospetta interessante da vedere ed analizzare, con le rivalità locali che si andranno a sovrapporre agli interessi di classifica, mettendo a confronto squadre che sognano di festeggiare in faccia ai rivali ad altre che sperano di rovinar loro i piani.

Faremo, però, passare qualche giorno prima di inondarvi di quel che sarà, lasciandovi ancora sorseggiare il mix odierno, senza fretta, senza intaccarne il gusto, proprio come faremmo di fronte ad un ottimo cocktail.

37° GIORNATA  (risultati finali)

Figueirense 0-1 Corinthians → 67′ Liedson (C)

Fluminense 1-2 Vasco → 76′ Alecsandro (V), 83′ Fred, 90′ Bernardo (V)

Flamengo 1-0 Internacional → 45+1′ Ronaldinho Gaúcho (F)

Palmeiras 1-0 San Paolo → 55′ Marcos Assunção (P)

Atlético-MG 4-0 Botafogo → 15′ Daniel Carvalho (AMG), 24′ André (AMG), 76′ André (AMG), 92′ Leonardo Silva (AMG)

Coritiba 1-0 Avaí → 84′ Jéci (C)

Ceará 2-2 Cruzeiro → 20′ Osvaldo (CE), 23′ Anselmo Ramon (CRU), 61′ Ortigoza (CRU), 82′ Daniel Marques (CE)

América-MG 2-1 Atlético-PR → 18′ Kempes (AMG), 60′ Paulo Baier (APR), 80′ Gilson (AMG)

Santos 1-1 Bahia → 8′ Souza (B), 31′ Neymar (S)

Grêmio 2-2 Atlético-GO → 24′ Anselmo (AGO), 55′ Willian Magrão (G), 56′ Marquinhos (G), 83′ Anderson (AGO)

CLASSIFICA (dopo la 37esima giornata)

Corinthians 70, Vasco 68, Fluminense 62, Flamengo 60, Coritiba 57, Internacional 57, Figueirense 57, San Paolo 56,  Botafogo 55, , Santos 53, Palmeiras 49, Grêmio 48, Atlético-MG 45, Atlético-GO 45,  Bahia 43, Cruzeiro 40, Ceará 39, Atlético-PR 38, América-MG 37, Avaí 30.

In arancione le squadre già retrocesse, in blu quelle già qualificate alla Libertadores, in verde quelle sicure di giocare la Coppa Sudamericana (escludendo quelle che ancora lottano per la G-5). Cinque squadre accedono alla Coppa Libertadores (più il Santos, detentore del trofeo), otto vanno in Coppa Sudamericana, quattro retrocedono in série B.

Francesco Davide Scafà
Francesco Davide Scafà
Da Porto San Giorgio a Milano, passando per Monaco di Baviera. Da scout per Perform a Data Editor per DAZN, a SMM per Forbes Italia, oggi gestisce social e comunicazione per Betclic Italia, parlando di sport ed eSports. Polemico per natura e critico per vocazione.

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