Serie A, all’Olimpico “vola” la Juve. Decide Pepe
I bianconeri battono la Lazio e tornano primi

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Una Juventus cinica espugna l’Olimpico di Roma e, con ancora la partita di Napoli da recuperare, risponde all’Udinese, vittoriosa ieri, riappropiandosi del primo posto in classifica. Una vittoria che non solo dà morale alla squadra di Conte, ma la accredita come candidata principale per lo scudetto 2011-2012: l’assenza dalle coppe europee, infatti, le permette di dosare e concentrare le forze solo sul campionato, favorendola rispetto alle avversarie dirette, come dimostrano le vittorie negli scontri diretti con Milan e Inter e l’odierno successo in casa biancoceleste. Ridimensionati i sogni di una Lazio combattiva e ben organizzata, ma che paga a caro prezzo una disattenzione difensiva e la scarsa prova odierna del suo bomber di riferimento, Klose.

FORMAZIONI – Pirlo c’è, Cissè no. Conte riesce a recuperare l’ex milanista che stringe i denti e scende in campo con una vistosa fasciatura al ginocchio. Lo affiancano Marchisio e Vidal. In avanti, tridente composto da Vucinic, Matri e Pepe. Difesa a quattro con Chiellini e l’ex di turno Lichtsteiner sulle fasce, Bonucci e Barzagli centrali. Il numero 1 della nazionale, Buffon, regolarmente tra i pali. Reja manda in campo capitan Rocchi (alla Juve realizzò la sua prima tripletta in A con la maglia dell’Empoli), preferendelo a Cissè, con il recuperato Klose al suo fianco ed Hernanes a rifinire nella trequarti. Nel reparto arretrato, oltre l’eroe di Napoli Marchetti, regolarmente tra i pali, coppia centrale inedita con Diakitè e Stankevicius, complici anche le assenze di Dias, infortunato, e di Biava, in panchina ma non ancora al meglio. Esterni di difesa Konko e Radu, mentre nella linea mediana agiscono Brocchi, Ledesma e Lulic.

INIZIA LA JUVE, RISPONDE LA LAZIO – Parte forte la Juve che mette più volte in apprensione Marchetti: il primo sussulto arriva al 10′, con il grande ex Lichtsteiner che cambia passo sulla destra e serve un pallone tagliato al centro: Marchisio, di testa, trova il pallone ma non la porta. Ed è sempre lo svizzero a creare i maggiori pericoli alla retroguardia laziale servendo, 3 minuti dopo, Matri il cui tiro viene deviato in corner da Diakitè. Passano altri 180 secondi ed è ancora la squadra bianconera a rendersi pericolosissima: punizione velenosa di Pirlo che cambia traiettoria all’ultimo, Marchetti riesce in extremis a recuperare la posizione salvando in tuffo; sulla respinta si fionda Lichtsteiner che però colpisce malissimo mandando sul fondo. La Lazio, sul punto di crollare, riceve un insperato aiuto da Bonucci che perde palla in area juventina: ne approfitta Rocchi che, davanti a Buffon, si vede negata la gioia del gol dallottima risposta del portiere italiano, con Barzagli che poi completa la chiusura mettendo in angolo. L’occasione da morale alla Lazio che alza il baricentro ed arriva al tiro in più di una circostanza, sia con Ledesma che con Hernanes.

PEPE FA VOLARE LA JUVE  – Proprio sul momento migliore della squadra romana, la doccia gelata: Radu recupera un pallone in difesa e si lancia in avanti, servendo Hernanes che vede il taglio di Rocchi; Buffon respinge il tiro dell’ex empolese, avviando, di fatto, il contropiede juventino.  La difesa laziale, infatti, tarda a riposizionarsi: ne approfitta Matri che, servito da Vucinic, si invola sulla sinistra e serve al centro un pallone per l’accorrente Pepe, in anticipo su Radu: rigore in movimento che il bianconero non sbaglia portando in vantaggio la Juventus. La Lazio accusa il colpo e rischia di capitolare nemmeno due minuti dopo quando, sempre Pepe, servito da Pirlo e con Vucinic in sospetta posizione attiva di fuorigioco, arriva a tu per tu con Marchetti: il portiere biancoceleste, in uscita, anticipa l’autore del vantaggio juventino, finendo però per fargli carambolare addosso il pallone che termina sul fondo, poco lontano dal palo. Di fatto, è l’ultima emozione di un vibrante primo tempo, giocato a ritmi alti da entrambe le squadre.

SECONDO TEMPO – La ripresa riparte con Gonzalez al posto di Brocchi, non in perfette condizioni, e con la Lazio avanti a testa bassa alla ricerca del pareggio. L’uruguaiano dà la scossa, ma è Hernanes il più pericoloso per la squadra di Reja: il brasiliano prima si vede respinto, in scivolata da un ottimo Lichtsteiner, un tiro a botta sicura dall’interno dell’area di rigore, dopo un traversone proprio di Gonzalez; poi, su un’altra iniziativa del neo entrato, servito da un colpo di tacco di Klose, colpisce il palo con Buffon battuto. Portiere juvetino che, un minuto dopo, respinge un destro a giro dell’attaccante tedesco mantenendo ancora inviolata la sua porta.

VALZER DI CAMBI – È il 16′ e Reja, 4 minuti dopo, decide di mettere forze fresche per pervenire al pareggio: entra Cissè, il grande escluso, per Rocchi. Immediata la risposta del collega, con Conte che inserisce Giaccherini al posto di Vucinic. La girandola di cambi continua con l’ingresso di Sculli, per Lulic, con il chiaro intento dell’allenatore della Lazio di provare il tutto per tutto per pervenire al pareggio. È, però, la Juventus ad avere la chance di chiudere la partita, con Giaccherini che riceve a centro area, si gira e calcia: miracoloso l’intervento di Marchetti, che esulta come per un gol fatto. I nuovi innesti non sembrano dar alla Lazio, stanca, quelle nuove forze di cui avrebbe bisogno: la squadra della capitale manca della lucidità necessaria in attacco e subisce le ripartenze juventine, con Matri che sfiora il due a zero grazie ad un bel tiro che fa la barba al palo.

FINALE – Inutili anche i quattro minuti di recupero, la Juventus vince, con merito, e si riporta in testa al campionato, pregustando la possibile fuga in vista del recupero del 30 novembre, a Napoli. Buona prova della Lazio a cui han pesato le assenze difensive e la poca concretezza in fase di finalizzazione.

TABELLINO:

Lazio – Juventus 0-1 (0-1)

Lazio (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Diakitè, Stankevicius, Radu; Brocchi (46′ Gonzalez), Ledesma, Lulic (72′ Sculli); Hernanes; Klose, Rocchi (65′ Cissè). All. Reja

Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli, Chiellini; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe (81′ Estigarribia), Vucinic (66′ Giaccherini), Matri (84′ Quagliarella). All. Conte

Arbitro: Rocchi

Marcatori: 34′ Pepe (J)

Ammoniti: Ledesma e Sculli per la Lazio, Marchisio per la Juventus

Francesco Davide Scafà
Francesco Davide Scafà
Da Porto San Giorgio a Milano, passando per Monaco di Baviera. Da scout per Perform a Data Editor per DAZN, a SMM per Forbes Italia, oggi gestisce social e comunicazione per Betclic Italia, parlando di sport ed eSports. Polemico per natura e critico per vocazione.

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