Blatter nel caos: “Nel calcio non c’è razzismo”

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Hanno destato scalpore le ultime dichiarazioni rilasciate dal presidente della FIFA Sepp Blatter. Il numero 1 del calcio mondiale, in un’intervista alla CNN, ha affermato che “qualsiasi offesa di natura razzista dovesse verificarsi nel corso di un match deve risolversi semplicemente con una stretta di mano negli spogliatoi” e inoltre definito “sporadici” i gravi e recenti episodi accaduti in Premier League.

Proprio dall’Inghilterra sono arrivate le prime polemiche per quanto dichiarato da Blatter, invitato a presentare le dimissioni in quanto una personalità così forte e importante  nel panorama del calcio internazionale, non può permettersi di rilasciare tali affermazioni. Dal canto suo, Blatter, parla di “parole fraintese” ma di certo c’è che il polverone, questa volta, è destinato a creare non poche polemiche.

PREMIER LEAGUE – L’episodio al quale si riferisce Blatter risale ai primi di novembre, esattamente nella sfida tra Chelsea e Queens Park Rangers, dove sembrerebbe che il capitano dei “Blues”, John Terry, abbia apostrofato Anton Ferdinand, fratello del più noto Rio Ferdinand difensore dello United, con insulti a sfondo razziale. Su questa vicenda la FA (Football Association) ha già da tempo aperto un’inchiesta e se il tutto dovesse essere confermato, Terry rischierebbe sanzioni, squalifiche e anche di perdere nuovamente la fascia di capitano dell’Inghilterra.

 

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

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